LA
TUA VOCE
E
fu notte, notte ineguale.
I
sogni, come antichi corrieri,
mi
portarono l’immagine
del
tuo viso sorridente e puro,
che,
rapido apportatore di gioia,
ha
sfiorato con un lieve bacio
le
mie labbra arse
dal
fuoco inestinguibile.
Il
risveglio è brusco
ed
il non vederti accanto a me
accende
il cuore di una nostalgia profonda.
Mi
ritrovo errante per vicoli deserti
e sento
che negli abissi della mia anima
c’è
un solo nome, il tuo.
Ed
io lo grido forte al vento impetuoso
che
percuote il mio viso bagnato
di lacrime,
e lo
grido forte alla pioggia
che
mi si accanisce contro con furia
crescente.
E,
tra l’infuriare degli elementi
scatenati
odo
una voce che mi chiama dolcemente,
la
tua voce.
Lucio
D’Urso
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