MORTI VIVENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mura rosate, velluti che, improvvisi, si spezzano. 

Luci lieve di ombre, silenzio che penetra l’anima.

Strade compatte e striate sembrano tenere insieme

case  nude dalle forme piu' strane.

 

Citta' di pietra e sfasciumi persa  nelle solitudini infinite.

Mondo di una vita passata

baciato dall’immensa energia del sole

e carezzato dai raggi della luna.

 

Come fosse una regina circondata da una corte di damigelle

Si stende la dolce Pompei ricordando giorni che brillarono

in un  cielo nero come la pece.

Potranno i dipinti e gli affreschi,

prodotti da chissà quale artista del passato,

toccare le corde dell’emozione di un frettoloso visitatore?

 

Potranno i gelidi corpi, bloccati nell’ultimo attimo di vita,

penetrare nel profondo e tenebroso

pozzo dell’inconscio umano?

Che un sentimento, sia pur flebile d’amore,

possa indicare a tutti noi la strada!

                dolciricordi

 

 

PRIMA DELLA FINE

 

Sul soffio del vento avanza il cavaliere nero dagli occhi infuocati.

S’alza  alto il mantello e vibra nel cielo  la falce scura …

Corre … veloce… oltre la città che ride….

chiassosa … felice….

Non guarda  la tenera fanciulla china al duro lavoro

ne’ la ricca matrona che struggesi d’amor per il gladiatore…

Al  mendicante che, davanti al tempio,  tende la mano,

non dona un sorriso pietoso ne’ allunga la mano…

 

L’odore del pane, fresco di forno, non  rallenta il suo andare…

Sul verde monte Vesuvio,fra belati di pecore e fresche chiome,

lascia l’ impronta acre di morte…

che fino alla cima se ne avverte il passaggio!

Non ansima o  si affanna ne’ tentenna  quando

le viscere della terra accolgono il suo dardo

liberando  fuoco…terrore…e morte nera!!!

 

Improvvisa cala la notte piu’ oscura…

e s’alzano al cielo le grida umane…

Cio’ che era riso  diventa pianto ed il terrore invade ogni cuore…

Una pioggia di pietre scende dal cielo

e  la notte divora il giorno..

Solo bagliori di fiamme lontane scagliano al suolo vampate di fuoco

 

 

Dove corri o debole donna che un attimo prima palpitavi d’amore?

Chi puoi combattere, oh gladiatore,

se del nemico non vedi l’ardore??

Cerca nel buio la madre il figlio che poco prima aveva vicino!

Vesti strappate …corpi feriti… uomini e donne son calpestati!!

Anche gli Dei han volto lo sguardo su tanto strazio e tanto dolore!!

 

Poi, improvviso, il  tempo si ferma….

 E quella  falce raccoglie con gioia tutte  le vite che ha troncato!

Ora e’ il silenzio che, pigro, s’aggira fra le macerie di  una vita passata…

Ma chi si sofferma e trattiene il respiro,

ancor oggi, 

può udire sospiri e voci lontane…

 

 

S’aggiran le ombre fra le ruine… tendendo le mani a chi passa vicino…

Non ne odi la voce ma, al  soffio del vento,sono affidati i loro richiami…

Con occhi imploranti e sguardo sommesso,

ti chiedon  notizie dei loro cari…..,

 

 

 

Nulla puoi fare se non infangare le loro case  e non calpestare i loro ricordi…

solo il rispetto e un po’ d’amore per cio' che a loro e’ stato strappato

tu puoi offrire ...come semplice dono!!!

 

dolciricordi